Produttivita'
Scientifica
Nel contesto di un'analisi statistica
che si proponga di studiare la presenza femminile nella professione
'ricercatori astronomi' si e' tentato di valutare, in maniera
quantitativa, se ci fossero differenze fra la produttivita' scientifica
dei ricercatori uomini e donne nei diversi livelli di carriera.
Nel lavoro che qui presentiamo ci si e' limitati a quantificare la
produttivita' di un ricercatore in termini di pubblicazioni
scientifiche. E' ben noto che la qualita' di un ricercatore si dovrebbe
misurare tenendo conto anche di altri aspetti fondamentali della
carriera scientifica, quali gli interventi e le relazioni ad invito in
congressi internazionali, il coordinamento di progetti e gruppi di
lavoro, la presenza in comitati scientifici internazionali, l'attivita'
di formazione e altro. In questo senso, quindi, la nostra analisi e'
parziale e incompleta e non intende dare giudizi di valore alcuno sulla
qualita' del lavoro dei colleghi. Ha inoltre un carattere e uno
scopo puramente informativo. Ci auguriamo tuttavia di avere raggiunto
il nostro scopo, ovvero quello di valutare, laddove ci fossero,
differenze fra la produzione scientifica maschile e femminile
all'interno dell'INAF.
METODOLOGIA ADOTTATA
L'analisi non e' stata condotta utilizzando il database bibliografico
dell'INAF, attualmente in fase di sviluppo. Partendo dalla lista del
personale, parte del Piano Triennale dell'INAF compilato alla fine del
2007 (in data 31/12/2007), abbiamo aggiunto manualmente i dati relativi
alla produzione scientifica. Incorporando il genere, il ruolo, e la
macroarea (MA) di ciascun astronomo con contratto a tempo indeterminato
(TI), abbiamo analizzato dal punto di vista statistico se la produzione
scientifica delle donne fosse significativamente diversa da quella
degli uomini.
PARAMETRI E CRITERI
Per ciascun ricercatore abbiamo considerato 6 parametri
quantitativi:
1) Numero di articoli pubblicati in riviste sottoposte a giudizio di
referee
2) Numero di articoli pubblicati in riviste sottoposte a giudizio di
referee come primo
autore
3) Numero di citazioni
4) Numero di citazioni normalizzate al numero di autori (vedi
articolo di Pearce)
5) Indice H (H index)
6) Indice H normalizzato per il numero di autori (normalized H index
vedi articolo di Hirsh)
Per acquisire in maniera efficiente questi dati abbiamo utilizzato la
banca dati BIBLIOMATRIX
sviluppata da Luca Amendola. La data ultima delle pubblicazioni
considerate e' stata fissata al
31/12/2007 (come la lista del personale), ma non e' stato possible
vincolare l'epoca delle citazioni, quindi i dati riportano le citazioni
(e l'indice H, ecc.) al 25/3/2009 (data di compilazione del nostro
campione). Abbiamo incluso "astrophysics"
e "physics" nelle opzioni di
ricerca. Perche' questi criteri?
CAMPIONE
ANALIZZATO
Al fine di poter studiare un campione il piu' possibile omogeneo,
abbiamo limitato lo studio ai ricercatori che si operano nelle prime
quattro delle cinque aree di ricerca dell'INAF (macroaree, MA):
Macroarea 1: Galassie e Cosmologia (GAL)
Macroarea 2: Stelle, popolazioni stellari e mezzo interstellare
(STE)
Macroarea 3: Sole e Sistema solare (SSS)
Macroarea 4: Astrofisica relativistica e particelle (ARP)
Non abbiamo considerato la Macroarea 5 [Tecnologie avanzate e
strumentazione (TEC)], escludendo dall'analisi gli astronomi che hanno
definito TEC come MA principale (99 ricercatori di cui 7 donne). La
ragione di questa scelta e' nel fatto che misurare l'impatto
scientifico attraverso il numero di pubblicazioni e/o la frequenza di
citazioni dipende fortemente dalla popolazione attiva in un determinato
campo di ricerca, nonche' dagli usi e i costumi delle singole
comunita'. Come dichiarato dallo stesso Hirsch, non ha senso parlare di
indice h 'assoluto' ma e'
necessario relativizzarlo alle diverse discipline scientifiche (vedi
anche le Note sull'analisi).
In tutto, quindi, abbiamo considerato:
114 donne
295 uomini
In media, le donne risultano essere 28% del personale di ricerca
(senza considerare la MA TEC, dove sono 8%) dell'INAF. Al livello di
Astronomi Ricercatori + Ricercatori (AR+RIC), le donne sono 30%; sono
il 18% degli Astronomi Associati + Primi Ricercatori (AA+PR) e il 19%
degli Astronomi Ordinari + Dirigenti di Ricerca (AO+DR).
RISULTATI
Dopo aver diviso il campione nei diversi livelli di carriera,
abbiamo analizzato ciascun dei sei parametri quantitativi tenendo conto
del genere del ricercatore.
Le figure mostrano le distribuzioni statistiche di questi parametri,
divise per genere (F: rosso, M: azzurro) e per ruolo (AO+DR, AA+PR,
AR+RIC).
Gli istogrammi sono stati calcolati normalizzando al numero di
ricercatori in ogni categoria (ad esempio genere F con ruolo AR+RIC).
Le mediane di ciascuna distribuzione sono indicate con frecce del
colore corrispondente e le medie e le deviazioni standard sono
riportate nelle tabelle a lato.
(1)
Numero di articoli pubblicati in riviste sottoposte a giudizio di
referee
(2)
Numero di articoli pubblicati in riviste sottoposte a giudizio di
referee come primo
autore
(3)
Numero di citazioni
(4) Numero di citazioni
normalizzate per il numero di autori
(5)
Indice H
(6)
Indice H normalizzato per il numero di autorils
Per capire se la mancanza di differenze (o la loro presenza) fosse
statisticamente significativa abbiamo utilizzato il test U. Nel
campione analizzato, l'unica
differenza statisticamente rilevante e' nel numero di articoli come
primo autore: le donne AO+DR ne pubblicano di piu' degli uomini AO+DR
ad un livello di significativita' di 3 sigma. In tutti gli altri casi,
il confronto non ha evidenziato risultati significativi: non appare
nessuna differenza statisticamente rilevante fra la produzione
scientifica dei ricercatori uomini e donne che operano nei diversi
livelli di carriera dell'INAF.
Note sull'analisi.
CONCLUSIONI
Possiamo concludere che la nostra analisi non evidenzia alcuna
differenza rilevante fra le ricercatrici donne e i ricercatori uomini
dal punto di vista della loro produttivita' scientifica.
Poiche' la natura della
nostra analisi e' del tutto informale, non possiamo garantire la
perfetta accuratezza dei risultati; per alcuni non risultavano
pubblicazioni citate in ADS, nonostante ripetuti tentativi di cercare
errori di ortografia o altro. Inoltre, abbiamo dovuto escludere alcuni
ricercatori dall'analisi per ambiguita' di nomi, non essendo possibile
controllare in modo rigoroso le pubblicazioni individualmente.
Lista dei nomi esclusi dall'analis statistica causa omonimia:
- G. Baratta (Giovanni e Giuseppe)
- S. Bianchi (Stefano e Simone)
- P. Marziani (Paola e Paolo)
- M. Pettini (Max e Marco)
Non e' escluso, naturalmente, che ci possano essere dei casi di
omonimia con ricercatori non appartenenti a INAF.